“Sono le imperfezioni a rendere l'arte sublime.”
Gennaro Posa Artist
Chi è Gennaro Posa? Un uomo devoto all’arte che ha trovato in essa una complice e un’amica. Non si smette mai di imparare e di guardare oltre.
L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni.
(Pablo Picasso)
Progetto "I Narratori del nostro tempo"
commentati da vittorio sgarbi
un’idea di leonarda zappulla
18 luglio 2024
Pubblicazione "Artisti 23'"
A CURA DI ANGELO CRESPI, sandro serradifalco, vittorio sgarbi, leonarda zappulla
Un’interiorità travagliata quella di Gennaro Posa, giovanissimo talento torinese: un artista che ha deciso di prestare attenzione alla sua anima, ai suoi pensieri, al suo caos che pian piano diventerà forma. Un processo inverso il suo, che ha inizio con la realizzazione di opere astratte e si evolve fino a giungere ad un’arte figurativa unica e singolare data per alveoli cromatici. Nella prima produzione di Gennaro il colore vive, respira in maniera autonoma, diventa epidermide della tela riuscendo ad emanare le sue sensazioni, le sue emozioni, senza un filtro, senza controllo: è puro istinto creativo attraverso cui l’autore traspone sulla tela quel caos di idee proprio per poter buttar fuori dalla propria mente, senza una riflessione o una programmazione, ma solo per liberarsi, per star meglio con sè stesso esprimendo il proprio “IO” con del colore in libertà. L’abbandono del dato reale, e con esso dell’attenzione che si dovrebbe prestare per riprodurlo, gli permette un’azione catartica attraverso cui distendere le ansie quotidiane e rigenera la mente. Una spirituale evasione dalla realtà che ricorda quello dello sciamano Jackson Pollock eseguita attorno la sua tela focolare. questa fase prelude una presa di coscienza in Gennaro Posa, e quel colore andando da sè riesce a ridestare in lui un equilibrio facendo sì che adesso, invece di abbandonarsi alla trasposizione inconscia, egli costruisca l’impalcatura delle proprie opere padroneggiando consapevolmente le proprie scelte. questa nuova maniera, che transita da una pittura istintuale d’azione ad una pittura gestuale conscia, ci offre delle opere di rara bellezza ispirate al decorativismo dell’arte thailandese. I colori brillanti distesi sulla tela vengono sapientemente incorniciati in un’infinita trama di elementi circoli di diverse dimensioni che collaborano a dar forma a volti di inusitata bellezza. L’effetto ottico che ne deriva ci offre un intricato quanto nitido labirinto segnico che ha il compito di far emergere i tratti distintivi dei protagonisti raffigurati. Nelle sue ultime opere troviamo cognizione ed una profonda ricerca che tende ad amalgamare stili e culture differenti: reinventando una tecnica l’artista coniuga abilità e gusto estetico alle vibrazioni del proprio animo, captando l’attenzione di chi osserva e catturandolo in un ghirigoro di emozioni.
Critica a cura di Leonarda Zappulla
PALAZZO XIMENES PANCIATICHI – FIRENZE
9 Giugno 2023
Pubblicazione "80 Proposte d'Investimento per il Collezionista"
A CURA DI ANGELO CRESPI
Certificazione di autentica per il mercato dell’arte.
Coefficiente di galleria: 2.5
Valutazione e certificazione a cura di Angelo Crespi
L’opera di Gennaro potrebbe essere accostata all’ART BRUT codificata da Dubuffet nel Secondo dopoguerra come reazione agli orrori vissuti in quegli anni e slancio di ritrovata libertà espressiva: si tratta, essenzialmente, di creazioni artistiche, rivolte alla natura o alla quotidianità finora soffocata, che si manifestano spontanee e libere da ogni canone tradizionale, spesso senza neanche uno studio accademico preliminare. Le forme, che man mano si vanno delineando, sono esplosione del proprio immaginario, espressione del subconscio. Ciò che accade proprio all’opera di Gennaro, laddove s’intuiscono a ben guardare cenni figurativi che, nel caos primitivo, l’artista ha magmaticamente steso su tela.
Critica a cura di Angelo Crespi
PALAZZO XIMENES PANCIATICHI – FIRENZE
9 Giugno 2023
Pubblicazione "Porto Franco" le opere sdoganate da Vittorio Sgarbi
A CURA DI VITTORIO SGARBI
La figura nuota sulla superficie della tela immersa nel colore che la definisce sommariamente, come fosse il negativo di una fotografia. Ciò che emerge è la sua ombra, lasciando allo spazio intorno la luminosa fantasia cromatica che si sprigiona dalla sua mente. E’ del resto una musa e il suo potere è quello di abbracciare il mondo e reinterpretarlo attraverso l’ispirazione creativa.
Critica a cura di Vittorio Sgarbi
PALAZZO XIMENES PANCIATICHI – FIRENZE
9 Giugno 2023
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